LO SVILUPPO PSICOMOTORIO DA 0-5 A ANNI


Dai 15 mesi



Dai 18 mesi

Dai 24 mesi

Dai 36 mesi





Con il crescere della fiducia in se stessi, cresce la loro voglia di autonomia. Anche se sarà goffo o lento nelle cose, l'adulto potrebbe favorire la sua autonomia assecondandolo e guidandolo apprezzando il suo desiderio di fare.

 Articolo tratto dal sito http://www.curvedicrescita.com/



  • DAI 3 AI 4 ANNI: i movimenti del piccolo sono perfettamente fluidi. Ormai cammina da solo, sale e scende le scale senza problemi, corre, saltella (anche su un piede solo), si muove in modo abbastanza armonico. Sono gli anni della scuola materna. Il disegno diventa un mezzo per comunicare ed esplorare il mondo. Il bambino impara a stare in mezzo agli altri, capisce che ci sono delle regole di convivenza sociale e comincia lentamente ad accettarle e a farle sue.
  • DAI 4 AI 5 ANNI: gli anni dell'asilo sono molto importanti perché preparano il bimbo alle difficoltà e alle conquiste che lo attendono a scuola. Il passaggio fondamentale di questi anni è la trasformazione dei concetti da astratti in concreti che gli servirà, poi, per non avere problemi con la scrittura e la lettura. Molti bimbi sono i bimbi che già a quest'età sanno scrivere il proprio nome e leggere le lettere più semplici.
  • http://www.bambinopoli.it/2_5_anni/Tappe_di_crescita_/544/2/1



  • Bambini in movimento. Un nuovo testo sulla psicomotricità
    120 giochi e percorsi di psicomotricità per farli apprendere in modo più efficace
    Ogni movimento non è mai fine a se stesso, ma si carica di un’esperienza emotiva esaltante che il bambino interiorizza e registra nella sua memoria corporea. Per questa ragione il gioco è per lui il mezzo più efficace per apprendere, poiché soddisfa il suo bisogno di espressione e di relazione spontanea con gli altri. Giocare per crescere. Giocare per conoscersi. Giocare per apprendere. Questo l’idea alla base di Bambini in movimento. 120 giochi e percorsi di psicomotricità scritto da Giovanna Paesani e pubblicato dalle edizioni la meridiana nella collana partenze (pp. 148, Euro 16,00).
     
    Il libro è un manuale di facile consultazione, rivolto agli insegnanti della scuola dell’infanzia e primaria, agli insegnanti di educazione fisica, ad animatori ed educatori che operano in palestra o in altri contesti con bambini dai 3 agli 8 anni, come pure a chi lavora sul piano terapeutico con soggetti con difficoltà o ritardi psicomotori. L’intento è quello di avviare – o integrare laddove già presenti – percorsi di psicomotricità che aiutino il bambino a conoscere sempre meglio il proprio corpo, a muoversi con disinvoltura nello spazio circostante e quindi a soddisfare le sue esigenze motorie e relazionali.
     
    Letture - Bambini in movimento. Un nuovo testo sulla psicomotricità 1
     
    Bambini in movimento è costituito 120 giochi ed esercizi motori nati dall’esperienza diretta dell’autrice Giovanna Paesani – laureata in Scienze motorie e insegnante di psicomotricità e ginnastica preparatoria ai bambini dai 3 ai 6 anni. Le attività sono suddivise in quattro aree distinte in base all’obiettivo generale: “Giochi di percezione”, “Giochi nello spazio”, “Giochi di equilibrio” e infine “Percorsi psicomotori”. Ciascuna area si compone di 30 esercizi e per ognuno è indicato il grado di difficoltà, il materiale occorrente (sempre di facile reperibilità), il tempo stimato per lo svolgimento e l’obiettivo specifico. Le quattro aree non sono da realizzarsi necessariamente in maniera consecutiva, ma l’area dei “Giochi di percezione” è consigliabile soprattutto per i bambini dai 3 ai 5 anni che devono consolidare il proprio schema corporeo, mentre i “Percorsi psicomotori” sono più adatti a chi ha già acquisito le conoscenze corporee. I giochi, inoltre, possono essere riproposti nel tempo per aumentarne gradualmente la difficoltà e contemporaneamente rafforzare le abilità motorie.
     
    La capacità di adattamento dell’insegnante è il pizzico in più che rende efficace i giochi: se saprà osservare e ascoltare i bambini, ne capterà le reali esigenze rielaborando in corso d’opera i giochi proposti. Dal gioco “Caldo-freddo” alla “Camminata al buio”, dal “Cerchio pericolante” al “Percorso salterino”: una ricca gamma di esercizi da fare in uno spazio attrezzato, in un cortile o anche con la musica. Giochi giusti per ciascun gruppo di bambini, perché «il livello motorio raggiunto può fare la differenza e rendere un gioco troppo difficile o troppo noioso oppure semplicemente divertente». E, allo stesso tempo, può aiutarli a crescere.